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Channel: Commenti a: Se il sale della terra perde il sapore
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Di: Chiara '79

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Antonella, il tuo contributo (24) dice tutto: pur avendo conosciuto Valentina personalmente “prima” (o forse proprio per questa ragione), non riesco neanche lontanamente a immaginare quanto orribile sia stato ciò che ha vissuto in questi ultimi sei anni per portarla ad un simile epilogo. E poco conta, in questo senso, il fatto che Valentina formalmente non abbia subito violenza, ma “solo” cruente molestie. Il passo è breve, la differenza sta in un unico particolare “tecnico”, e ciò non toglie nulla al trauma che
quanto invece c’è stato ha causato a Valentina, né all’inumanità di quei tre esseri che, comunque, non conoscono alcun rispetto per il prossimo.
E’ triste pensare che questa differenza minimizzi lo strazio di Valentina o possa concedere un’attenuante morale ai colpevoli.
E ancor più triste è leggere che Valentina sia etichettata come perdente. Lei che ha avuto il coraggio di denunciare, di cercare quella giustizia che non ha mai avuto. Lei, che sicuramente avrebbe avuto il coraggio di perdonare, se mai perdono le fosse stato chiesto. Non è certo quell’ultimo gesto a trasformarla in codarda. Certo, non un gesto da emulare, antonella. Mai. Ma non l’atto di una vigliacca.
Infine, qui come in nessun altro blog trovo sgradevole, perché indelicato, andare fuori tema. Con tutto il rispetto per antonella, alla quale va tutta la mia solidarietà e incitazione a continuare a urlare ed
andare avanti, mi sembra un po’ come andare a un funerale e piangere un altro estinto. Non che quest’ultimo non meriti lacrime o commemorazione, ma in altro luogo e tempo. Per non parlare, poi, delle diatribe su intrusioni e menzogne vere o presunte.
Quando nei confronti di una persona le parole non bastano o vengono meno, non resta che il dovere del silenzio.


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